Oggi, che di secoli ne sono passati, sappiamo che questo tipo di unificazione riguarda dati virtuali. La sua particolarità consiste nel fatto che il collegamento tra più terminali, avviene senza cavi o fili e soprattutto ciò avviene in modo del tutto automatico e non per “decisione” dell’utente.
Introdotto dalla Ericson il Bluetooth fa uso delle onde radio e riesce a “trovare” altri dispositivi che hanno a loro interno il Bluetooth in “on”, nel raggio di dieci, cinquanta o addirittura 100 metri, dipende dalla potenza dell’antenna radio inserita. Usato maggiormente con i cellulari, con questo standard di comunicazione, scambiarsi foto, messaggi, email, video o suonerie è velocissimo e facilissimo, basta trovarsi nel raggio d’azione dell’antenna.
Inoltre si può adoperare con palmari, PC portatili, fotocamere digitali o addirittura stampanti ma anche con congegni diversi tra loro (es. PC con cellulare o con stampante ecc.)
Tuttavia, visto che ogni dispositivo Bluetooth può essere configurato per la costante e ininterrotta ricerca di altri dispositivi, per potersi poi collegarsi ad essi, è sempre meglio impostare una password di sicurezza per non trasmettere dati personali a perfetti sconosciuti. Anche il Bluetooth come il WI-FI, sebbene sono due tecnologie simili, ma applicate in modo diverso, ha un proprio logo ufficiale e rappresenta proprio l’unione delle iniziali del nome dell’ormai famossissimo re: B e H.