Dall’avvento di internet questo dispositivo è diventato un oggetto indispensabile per la connessione in rete, in quanto con le sue funzionalità ricetrasmittenti analogiche o numeriche, permette la modulazione e la demodulazione di tutti i segnali con informazioni. In pratica il modem collegato ad un PC trasforma e codifica il segnale elettrico da analogico in digitale quando l’impulso arriva dall’esterno (quindi in entrata) e trasforma e codifica il segnale da digitale in analogico quando l’informazione è in uscita. Quest’ultima procedura (modulazione numerica), avviene dal PC in uscita attraverso un canale quale il doppino telefonico.
La tipologia di modem maggiormente utilizzata oggi è senz’altro il modem ADSL, ovvero quel dispositivo esterno che permette di utilizzare dati della linea digitale, ad alta velocità. E’ la velocità infatti la peculiarità che fa la differenza: i vecchi modem analogici permettevano l’apertura di una pagina web in tempi lunghissimi in confronto a come avviene oggi. Per questo motivo i diversi operatori telefonici che promuovono l’ADSL, lo fanno, oltre che sotto il profilo economico, anche sotto quello in velocità digitale. Visto che la velocità in genere varia da 640kbit/s fino a 20-30 Mbit/s è palese che più è alta e più risulta eccellente la qualità della connessione. Questo dipende dalla rete presente nella zona in cui è collegato il modem. Tuttavia è possibile trovare ancora modem analogici con velocità massima di 56 kbit/s anche se praticamente poco ricercati oppure Modem ISDN che non sfruttano le frequenze del doppino telefonico ma segnali digitali. Un tipo di modem di ultima generazione sempre più utilizzato a causa del crescente uso del PC fuori casa, è senza dubbio il modem GPRS/EDGE/UMTS/HSDPA, integrato anche in alcuni telefonini moderni, oppure disponibili con tecnologia USB, sotto forma di pennette da collegare al computer.